mercoledì 18 maggio 2016

Scatole nere e libertà di scelta



Ma voi, a fronte di una tariffa vantaggiosa, accettereste che l'operatore vi imponga quale telefonino usare? E accettereste il fatto che ogni volta che cambiate operatore, dobbiate cambiare telefonino? Io credo di no. Se mi trovo bene con il telefonino che ho scelto di acquistare, vorrei essere libero di cambiare operatore senza esser costretto a buttarlo.
Perché faccio questo esempio? Semplice, oggi nel settore assicurativo, accade questo: cambi compagnia più volte ed altrettante volte, sei costretto a cambiare scatola nera. Monti/smonti ogni volta che cambi polizza, solo perché le compagnie hanno convenzioni in esclusiva con provider telematici. Il consumatore, a fronte di uno sconto, dovrà montare il dispositivo che piace alla compagnia di turno.
Ritorna la domanda: butteresti il telefono ogni volta che cambi operatore?

In questi giorni ripartirà l'iter del Ddl Concorrenza al Senato e, sicuramente, ripartirà la discussione
sulle scatole nere. Ormai tutti sono d'accordo sui vantaggi che offre la telematica sia per i consumatori che per le imprese di assicurazione: difesa contro le frodi, ricostruzione dei sinistri, sicurezza stradale e difesa dai furti. Molte imprese oggi hanno a listino una propria offerta telematica, con sconti legati alla semplice presenza degli stessi ma anche sconti legati al comportamento ed allo stile di guida. Cosa manca quindi? Credo che manchi l'ultimo e decisivo passaggio: la libertà di scelta del consumatore. Oggi viene proposta la soluzione telematica che, in via esclusiva, l'impresa propone al proprio assicurato, non tenendo conto del tipo di dispositivo, ma solo del frutto di un accordo della compagnia con il provider dei servizi telematici. Il consumatore non ha voce in capitolo, gli viene offerto un pacchetto chiuso, indipendentemente dal gradimento. Per esempio può capitare, soprattutto ora che la "mobilità" assicurativa è aumentata, che un consumatore che cambia ogni anno compagnia, debba installare e disinstallare la scatola nera ogni volta che cambia compagnia. La soluzione ideale sarebbe la portabilità della scatola, ma, trattandosi di strumenti forniti di scheda sim, di proprietà del provider, pur disciplinando l'interoperabilità, nei fatti, cambiando provider, il consumatore "mobile" dovrebbe ogni volta cambiare sim. Ci troveremmo di fronte allo stesso tipo di problema: ogni volta che cambierà compagnia, dovrà installare e disinstallare, in questo caso, la Sim dal dispositivo. Finché vi saranno rapporti in esclusiva tra provider e compagnia, la portabilità dei dispositivi sarà impossibile. Occorre rovesciare il problema, perché la soluzione passa attraverso la scelta del consumatore. La scelta del provider dei servizi telematici deve essere del consumatore, la compagnia dovrà accettare tale scelta e garantire un trattamento di favore, in virtù delle caratteristiche del dispositivo. Il consumatore dovrà autorizzare il provider a fornire i dati all'impresa, al fine di ottenere sconti e tariffe dedicate. Se oggi voglio sottoscrivere una polizza che valuta lo stile di guida, autorizzerò il provider che ho scelto, a fornire i dati che possano determinare tale valutazione. Il consumatore pagherà i servizi telematici che vorrà, costruendosi un abito su misura, senza dover accettare offerte precostituite. Potrà scegliere il provider che riuscirà ad offrirgli i servizi di cui ha bisogno, con la certezza di non dover cambiarlo perché la compagnia ha una convenzione con un altra società telematica. Per le imprese il vantaggio sarà quello di non dover pagare l'apparato ed i servizi connessi, ma di dedicarsi al mestiere che più conosce: assicurare e tarare il rischio su dati oggettivi. Per il consumatore il vantaggio sarà quello di ricercare la polizza più completa possibile, i cui sconti assorbirebbero pienamente il costo dell'apparato satellitare. Faccio un semplice esempio: se il consumatore vuole difendersi in maniera efficace da un furto, indipendentemente dal valore effettivo dell'auto, potrebbe non trovare una soluzione telematica preconfezionata dalla compagnia. Il consumatore con un'auto che non ha più valore commerciale, vorrebbe che non fosse rubata a prescindere, oggi se non si assicura con la garanzia furto, non potrebbe aderire all'offerta satellitare. Con le nuove regole, invece, il consumatore dell'esempio, potrebbe montare un apparato satellitare che soddisfi l'esigenza contro il furto, pur non potendosi assicurare per tale rischio. Occorre quindi disciplinare la materia, prevedendo standard minimi delle scatole nere, libertà di scelta dei consumatori e sconti certi da parte delle imprese.

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