venerdì 3 maggio 2013

La telematica al fianco dei virtuosi


Il quadro tracciato da Bruno Rossi nel suo editoriale del 26 aprile su Golem descrive un mercato assicurativo italiano che, in dieci anni, ha visto le tariffe aumentare del 250%, conquistando il triste primato di "più care d'Europa". Le ragioni addotte dalle Compagnie Assicurative sono note: truffe e troppi incidenti al sud. Un fenomeno innegabile, a onor del vero, per quanto risulti difficile, come fa appunto notare Bruno Rossi, valutare l’effettiva consistenza delle possibili azioni per contrastarlo. Una sola cosa è certa: gli automobilisti virtuosi sono sicuramente penalizzati per la serie ‘cornuti e mazziati’. 
"Un automobilista napoletano che guida con prudenza, non provoca mai incidenti e si trova, quindi, in prima classe, paga molto di più di un automobilista piemontese o valdostano altrettanto attento e prudente" spiega ancora Rossi. "Le due 'prime classi' non sono uguali. E questo solo per il fatto di essere napoletani piuttosto che piemontesi o valdostani. Ora, anche ammesso per un attimo che la Campania e tutto il sud siano effettivamente quello che dicono le Compagnie, per i singoli cittadini prudenti e onesti, si tratterebbe di una vera e propria discriminazione razziale sulla quale non potrà non intervenire la commissione europea per i diritti dell’uomo".
E dire che la telematica offre già oggi delle soluzioni in grado di tracciare i comportamenti di guida virtuosi, permettendo alle compagnie di premiare gli automobilisti affidabili e penalizzare (ed eventualmente perseguire a norma di legge) i cosiddetti "furbetti delle assicurazioni". Stiamo parlando della "scatola nera" che è in grado, nel rispetto di quanto previsto dalla normativa sulla privacy, di determinare in caso d'incidente l'esatta dinamica del sinistro, vanificando a monte qualsiasi tentazione di concertare artificiosamente "falsi sinistri". Non solo, nel caso della BluBox Viasat, le compagnie assicurative potrebbero verificare lo stile di guida dell'automobilista, grazie al monitoraggio di una serie di parametri statistici (IrV - Indice di rischiosità Viasat), legati al comportamento sulla strada del guidatore, in grado di definirne l'affidabilità e la correttezza. Tutto questo consentirebbe di poter definire delle polizze a tariffe sicuramente più vantaggiose, a beneficio dei clienti più corretti, con l'aggiunta di un'ampia gamma di servizi di assistenza, protezione e sicurezza satellitare in caso di emergenza o necessità.
E' una battaglia che i Telematics Service Providers italiani, Viasat in testa, stanno conducendo da anni, proprio alla luce dei numeri snocciolati da Bruno Rossi nel suo editoriale: "”In sintesi, il premio pagato dagli assicurati in Italia è superiore del 65% rispetto alla media europea. La frequenza dei sinistri in Italia è superiore del 32% rispetto a quanto rilevato in media nei principali paesi europei ed il costo medio della liquidazione dei sinistri si aggira intorno ai 4.000 Euro, il 41% in più rispetto alla media europea. infine l’incidenza dei sinistri con danni alla persona è in assoluto la più elevata in Europa (21,9%), più del doppio rispetto alla media europea. Ciò nonostante in Italia su 100 sinistri solo 3 sono frodi accertate, contro una media europea che si aggira intorno al 6%". 
A questo punto, visto che il problema esiste e le soluzioni esistono, che cosa manca?
Domenico Petrone - Presidente di Viasatgroup

Nessun commento:

Posta un commento